Se la fotografia è un linguaggio universale, un modo di esprimere la nostra visione dei soggetti che inquadriamo, un modo di raccontare una storia, di trasmettere un messaggio, vorrei che le mie foto non avessero bisogno di essere spiegate.
Ho iniziato a fotografare con una scatoletta di plastica nel 1958. Nell’estate del 1972 ho fatto la mia prima mostra personale. Nell’anno successivo, assieme ad un amico, fondo il fotocineclub “El Bragosso”. Ho stampato da negativi in bw, a colori, in cibacrome e mi sono dedicato, con discreti risultati, alle antiche tecniche fotografiche (stampe al carbone, al bicromato, su carta salata ed altre). Attualmente, ma con molti rimpianti, sono passato al digitale.